sabato 14 maggio 2016

MICHELANGELO RACCONTA MICHELANGELO

Michelangelo ottantenne a Roma scrive a Giorgio Vasari ("Messer Giorgio, amico caro...") a Firenze. Il Vasari conservò le lettere del grande maestro che, nei suoi ultimi anni di vita esprimeva i suoi pensieri, il suo stato d'animo e la sua preoccupazione per la morte dello spirito. Perfino dei sonetti dalla mano di Michelangelo arrichiscono alcune di queste lettere, profonde, melanconiche e anche piene di dolore dopo la morte del suo caro aiutante Urbino.
Un'occasione unica per vedere questo tesoro di grande valore storico ed artistico, l'archivio di Giorgio Vasari, di proprietà privata, per la prima volta in una mostra dopo una lunga vicenda legata all'eredità dei documenti.


Michelangelo parla delle vicende nei suoi lavori a San Pietro del Vaticano, della sua impossibilità di fare ritorno a Firenze nonostante le ripetute richieste del Granduca a causa dei suoi impegni ma, soprattutto, della sua salute ormai delicata. Un Michelangelo più spirituale che mai, ma che nonostante la sua età continua a lavorare e si preoccupa del "fallimento" del fabbrica di San Pietro, prendendosene tutta responsabilità.
Questi ed altri argomenti costituiscono lo scambio epistolare tra l'ormai anziano Michelangelo e il suo fedele amico, Giorgio Vasari.
Altre lettere esposte sono, invece, scritte da intellettuali dell'epoca come Pietro Bembo, Paolo Giovio, Vincenzo Borghini, Cosimo Bartoli etc e riguardano le Vite del Vasari e l'iconografia degli affreschi di Palazzo Vecchio.

La mostra sarà aperta fino il 24 Luglio in Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour, 1 Firenze), da Lunedì a Domenica dalle 9.00 alle 19.00 (chiuso i Mercoledì).

La presenza di una guida turistica tutti i giorni nella mostra garantisce, a chi ne faccia richiesta, una visita guidata e quindi potere capire e approfondire in modo ottimale su questo meraviglioso lascito vasariano.

www.michelangeloevasari.it

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